ALERNO — La Sita esce dal consorzio Unico Campania e spiana la strada ad una possibile nuova mobilità di Salerno e provincia. La notizia non era stata ancora diffusa ufficialmente nonostante il critico momento che sta attraversando il sistema del trasporto pubblico locale di Salerno, ma ormai i giochi sono cosa fatta. Lo scorso 28 settembre l'azienda di trasporto pubblico diretta da Simone Spinosa ha presentato ufficialmente la lettera di disdetta, uscendo dal consorzio Unico Campania con decorrenza a partire dal primo gennaio 2012. Una decisione sofferta ma necessaria per la Sita, visto che gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni non sono serviti a tirare l'azienda fuori da una crisi ormai endemica, in cui è sprofondato il trasporto pubblico in Campania. Proprio gli utili Sita - come anche quelli di altri soggetti aderenti al consorzio - finivano infatti nel calderone unico di Napoli, dove venivano spalmati su base regionale per coprire i buchi di bilancio delle altre aziende.
La conferma arriva da Amedeo D'Alessio, segretario di settore della Filt-Cgil: «Ritengo che l'abbandono del consorzio Unico Campania da parte della Sita sia una decisione giusta ed utile sotto molti punti di vista, anche se si perderà in parte quella integrazione tariffaria che consentiva - ad esempio - a chi usava il bus per andare a Napoli, di poter usare anche i mezzi urbani della città partenopea. In compenso però la Sita potrà usare i suoi utili di esercizio per migliorare ulteriormente il servizio su Salerno e provincia. Per l'utenza - dunque - credo si vada incontro ad un meccanismo virtuoso che vedrà maggiori investimenti su quelle corse che sono più richieste dai viaggiatori». Insomma dal primo gennaio 2012 la Sita tornerà ad essere «padrona» del proprio bilancio. Ma tale decisione assume un ulteriore contorno geo-politico dal punto di vista del sistema dei trasporti pubblici sul territorio salernitano.
«Non penso sia fantapolitica - conclude D'Alessio - ritenere il passo fatto dalla Sita come l'avvio di un processo che potrebbe portare a breve alla creazione di Unico Salerno, un consorzio su base provinciale che vedrebbe la partecipazione anche della metropolitana leggera - magari affidata in gestione ad un soggetto privato - e di un'azienda della mobilità urbana, qualora il Comune di Salerno non intenda partecipare alla ricapitalizzazione del Cstp, in programma per fine anno». Appare possibilista l'assessore comunale alla Mobilità Luca Cascone: «La notizia dell'uscita di Sita dal consorzio Unico Campania arriva in un momento delicato per i trasporti pubblici nel nostro territorio. Potrebbe anche essere il primo passo verso un nuovo scenario per la mobilità salernitana, ma al momento è ancora prematuro parlarne».
Umberto Adinolfi
Nessun commento:
Posta un commento